La sicurezza dei bambini a scuola

La Sicurezza dei Bambini a Scuola

Con l’accoglimento della domanda di iscrizione e la sua conseguente ammissione, sorge un vincolo negoziale dal quale discende l’obbligo di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità del bambino, per tutto il tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica, in tutte le sue espressioni. La scuola è pertanto tenuta a predisporre tutti gli accorgimenti necessari al fine di evitare che il bambino procuri danno a se stesso sia all’interno dell’edificio che nelle pertinenze scolastiche, di cui abbia la custodia, messe a disposizione per eseguire la propria attività.

E’ quindi fondamentale analizzare l’organizzazione della giornata, in modo da verificare se ci sono lacune nell’attività di sorveglianza, ma anche i giochi e le attrezzature messe a disposizione dei bambini (tutte le attrezzature non a norma devono essere eliminate o adeguate).

È bene ricordare che ci sono dei limiti temporali, fissati dalle norme contrattuali che definiscono l’orario in cui il docente esercita la propria attività e la vigilanza sui minori, e dei limiti territoriali costituiti normalmente dall’edificio scolastico e dalle sue pertinenze. Ci sono però alcune eccezioni da tenere presente riferite a particolari situazioni quali gite ed uscite didattiche.

Fondamentale è quindi garantire la sorveglianza dei bambini dal momento del loro ingresso al momento della loro uscita, non è ammissibile quindi abbandonare i bambini a loro stessi. Questo significa che i bambini devono essere sempre accompagnati e controllati in tutti i loro spostamenti ad esempio quando vanno in bagno (a tal fine si cita gli estremi di una sentenza Cassazione Civile, sez. III, sentenza 26/04/2010 n° 9906).

Per maggiore chiarezza, si riporta l’episodio che ha visto coinvolta una bambina di una scuola dell’infanzia lasciata andare da sola in bagno. La bambina in oggetto si era procurata una ferita ad un occhio in seguito alla rottura del gancio della catenella dell’acqua. In seguito a denuncia i genitori sono risultati vittoriosi con sentenza sia di primo grado ma anche di secondo grado. Successivamente la Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla scuola confermando la sentenza del giudice di merito. In via preliminare, la Corte ha precisato che la responsabilità della scuola e dell’insegnante rientra nella natura contrattuale. In pratica, con l’iscrizione e l’accoglimento a scuola del bambino la scuola è obbligata a vigilare sulla sua sicurezza ed incolumità. L’insegnante, a sua volta, in questo rapporto assume l’obbligo contrattuale non solo di garantire l’istruzione e l’educazione del bambino ma anche di proteggerlo e vigilarlo, al fine di tutelare la sua incolumità. Nel caso della bambina ferita in bagno, l’insegnante si era giustificata affermando di aver lasciato da sola la bambina in bagno in quanto doveva tornare subito in classe per non lasciare incustoditi gli altri bambini. Tale giustificazione, per la Corte, non è stata ritenuta sufficiente ad escludere la responsabilità dell’insegnante per culpa in vigilando, perché quest’ultima avrebbe dovuto mettere in atto tutte le misure necessarie in considerazione dell’età della bambina (la quale non era in grado di valutare le conseguenze delle sue azioni, comprese quelle apparentemente innocue) servendosi anche dell’aiuto del personale non docente.

Purtroppo, non sempre le direttive didattiche impartite tengo conto di eventuali rischi presenti nelle varie attività, ed è per questo motivo che è assolutamente necessario valutare sempre il rischio al quale viene esposto il bambino.

Certificazione antibullismo

Contrastare il Bullismo

Il mondo ambientale, socio-culturale e mediatico dove vivono i nostri ragazzi presenta delle complessità rilevanti da richiedere un’analisi approfondita.

Oggi più che ieri è fondamentale definire i compiti di tutto coloro che sono impegnati nella formazione e gestione dei ragazzi, in modo da permettere loro di svolgere al meglio il difficile compito che gli viene affidato.

È quindi fondamentale dotarsi di un sistema di gestione in modo combattere e prevenire tutti quei comportamenti riconducibili al bullismo.

Molto spesso sentiamo parlare di Sistemi di Gestione ma sappiamo realmente cosa sono?

 

E’ opportuno fare chiarezza, togliere quel velo di mistero che attualmente c’è. Per Sistema di Gestione si intende l’insieme delle procedure e di modalità operative che servono a “guidare” un’organizzazione.

Tipicamente, i sistemi di gestione sono nati nel mondo aziendale, ma progressivamente sono stati adottati con risultati estremamente positivi e tangibili, a tutti i tipi di organizzazioni (Scuole comprese).

La nostra esperienza, come partner del mondo scuola, ci porta ad essere testimoni dell’importanza di adottare strumenti gestionali che siano di supporto alla Dirigenza Scolastica e a tutti i collaboratori scolastici in genere.

Non parliamo, infatti, di ulteriori “carte“, ma di un approccio concreto che permetta alla Scuola di gestire al meglio i complessi processi che la caratterizzato in un’ottica di miglioramento continuo.

La recente pubblicazione della Prassi di Riferimento 42 di UNI per il contrasto del Bullismo ne è la conferma.

Si tratta a tutti gli effetti di una linea guida che mira, attraverso l’implementazione di un vero e proprio sistema di gestione, a permettere alle scuole di gestire e contenere il preoccupante e crescente fenomeno del Bullismo.

È bene ricordare che l’implementazione di un sistema di gestione per la prevenzione del bullismo è su base volontaria e può rappresenta una garanzia oggettiva dell’impegno della scuola nella protezione dei minori. Può essere considerato come uno strumento di sostegno e auto-tutela per i dirigenti scolastici e gli addetti degli istituti, i quali, in caso di eventi dannosi, sono spesso sottoposti ad azioni civili o penali per culpa in vigilando.

La Certificazione può rappresentare un biglietto da visita fondamentale per la scelta della scuola da parte dei ragazzi e dei genitori, un modo tangibile per rincuorarli e rassicurarli. Il bollino è inoltre una garanzia di sicurezza per tutte le persone che frequentano l’istituto.

Terremoto

Se arriva il terremoto

Si è parlato molto nelle ultime settimane (visto gli episodi che si sono verificati) di terremoto ma soprattutto si è discusso sul comportamento da tenere in caso di evento sismico.

Come in ogni ambito della nostra vita è di fondamentale importanza conoscere che cos’è un terremoto, solo attraverso la sua conoscenza è possibile mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare l’incolumità dei bambini e dei dipendenti.

Visto la tipologia di utenti (bambini di diverse età) è sempre buona cosa realizzare un dettagliato piano di emergenza, in modo da mettere per iscritto le regole da rispettare e seguire in caso di terremoto.

Che cos’è il terremoto?

Il terremoto è un fenomeno naturale, non prevedibile, che solitamente dura molto poco la cui intensità può variare sensibilmente.

Il terremoto è prevedibile?

La scienza non è in grado di prevedere il luogo e il tempo esatti in cui avverrà un terremoto. L’unica previsione si basa sulla conoscenza dei luoghi in cui sono avvenuti nel passato i terremoti; si può stabilire così le zone in cui si sono verificati ripetutamente i terremoti e dove è più probabile che si verifichi perciò un nuovo terremoto. Questo territorio viene classificato come zona sismica.

Che cosa fare in presenza di un terremoto?

Per prima cosa da fare, per quanto possibile, è MANTENERE LA CALMA ed evitare quindi di estendere il panico ai bambini presenti (già scossi dall’evento sismico).

Di seguito sono state riportate delle azioni da rispettare per poter gestire un eventuale evento sismico.

  • Rimanere all’interno della propria aula (non precipitarsi fuori)
  • Allontanare immediatamente i bambini da finestre, armadi o lampade che cadendo potrebbero mettere in pericolo la loro incolumità.
  • Andare tutti sotto i tavoli o a portarsi in prossimità di un punto “solido” della struttura (es. muri portanti, architravi, vani delle porte gli angoli in genere).
  • Terminata la scossa ogni insegnante dovrà, in accodo con il Responsabile delle Emergenze e gli addetti alla gestione delle emergenze, verificare immediatamente l’agibilità dell’uscita di sicurezza più vicina (se non è possibile uscire è necessario rimanere all’interno della sezione in attesa di aiuto).
  • Ogni insegnante dovrà preparare la propria sezione all’evacuazione designando dei bambini apri fila a cui si accoderanno tutti gli altri tenendosi per mano o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che lo precede.
  • Durante l’uscita l’insegnante dovrà mantenere la calma e verificare costantemente che nessun bambino rimanga indietro.
  • Raggiunto l’esterno portarsi, sempre senza correre, al punto di raccolta stabilito.
  • Nel caso di alunni in situazione di handicap gli insegnanti “dedicati” si prenderanno cura degli stessi per la loro evacuazione.
  • Il personale di cucina e il personale inserviente, dopo aver ottemperato ai propri compiti, si metterà a disposizione prestando aiuto alle insegnanti in difficoltà o assistendo eventuali bambini feriti o sotto shock.

Le azioni riportate sono indicazioni di massima che andrebbero elaborate nel dettaglio all’interno di un piano di emergenza.

gestione emergenze

Gestire una emergenza

La scuola è un ambiente che riunisce persone adulte (insegnanti, ausiliari) e bambini in tenera età dotati di diversa autonomia. Questo connubio può creare qualche difficoltà soprattutto durante la gestione di una eventuale emergenza. Tale problematica può accentuarsi nelle scuole dell’infanzia e negli Asili Nido in quanto i bambini presenti non sono totalmente autonomi. E’ quindi fondamentale dotarsi di un dettagliato piano di emergenza in modo da definire con esattezza cosa fare in presenza di una qualsiasi problematica. Ogni persona deve essere a conoscenza di come procedere in caso di evacuazione della scuola (non è ammessa l’improvvisazione). Riveste un ruolo importante la formazione costante del personale unita all’esecuzione di almeno 2 prove di emergenza da eseguire durante l’anno scolastico.

L’obiettivo finale, che ogni scuola si deve impegnare a raggiungere, è quello di garantire un’evacuazione veloce e sicura della struttura scolastica e quindi tutelare l’incolumità fisica dei bambini e del personale.

Ma che cos’è un’EMERGENZA?

Si può definire emergenza tutto ciò che appare come condizione insolita e pericolosa che può presentarsi in modi e tempi non completamente prevedibili.

Quali sono le possibili emergenze nella scuola?

  • Incendi di varia origine e natura
  • Esplosioni in seguito a fuga di gas
  • Terremoto
  • Blackout elettrico
  • Esondazione
  • Condizioni metereologiche avverse
  • Inquinamenti ambienti
  • Malfunzionamento tecnico di qualche impianto (es. elettrico, adduzione gas, idrico ecc…)

Cosa fare per intervenire in modo appropriato?

Per intervenire in modo corretto è necessario almeno essere in grado di:

  • CONOSCERE L’EVENTO – è di fondamentale importanza venire a conoscenza dell’evento in maniera dettagliata e in tempi rapidi (fondamentale è verificare i sistema di allarme presente)
  • SAPERE COSA IMPLICA – conoscere i rischi e pericoli tipici dei possibili eventi e le modalità corrette di approccio
  • DECIDERE IN TEMPI RAPIDI COSA FARE – sapere decidere in tempi rapidi se attivare o meno il sistema di allarme presente
  • ATTUARE LE PROCEDURE CONCORDATE NEL PIANO DI EMERGENZA – conoscere cosa fare per ogni tipologia di evento