Si è parlato molto nelle ultime settimane (visto gli episodi che si sono verificati) di terremoto ma soprattutto si è discusso sul comportamento da tenere in caso di evento sismico.
Come in ogni ambito della nostra vita è di fondamentale importanza conoscere che cos’è un terremoto, solo attraverso la sua conoscenza è possibile mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare l’incolumità dei bambini e dei dipendenti.
Visto la tipologia di utenti (bambini di diverse età) è sempre buona cosa realizzare un dettagliato piano di emergenza, in modo da mettere per iscritto le regole da rispettare e seguire in caso di terremoto.
Che cos’è il terremoto?
Il terremoto è un fenomeno naturale, non prevedibile, che solitamente dura molto poco la cui intensità può variare sensibilmente.
Il terremoto è prevedibile?
La scienza non è in grado di prevedere il luogo e il tempo esatti in cui avverrà un terremoto. L’unica previsione si basa sulla conoscenza dei luoghi in cui sono avvenuti nel passato i terremoti; si può stabilire così le zone in cui si sono verificati ripetutamente i terremoti e dove è più probabile che si verifichi perciò un nuovo terremoto. Questo territorio viene classificato come zona sismica.
Che cosa fare in presenza di un terremoto?
Per prima cosa da fare, per quanto possibile, è MANTENERE LA CALMA ed evitare quindi di estendere il panico ai bambini presenti (già scossi dall’evento sismico).
Di seguito sono state riportate delle azioni da rispettare per poter gestire un eventuale evento sismico.
- Rimanere all’interno della propria aula (non precipitarsi fuori)
- Allontanare immediatamente i bambini da finestre, armadi o lampade che cadendo potrebbero mettere in pericolo la loro incolumità.
- Andare tutti sotto i tavoli o a portarsi in prossimità di un punto “solido” della struttura (es. muri portanti, architravi, vani delle porte gli angoli in genere).
- Terminata la scossa ogni insegnante dovrà, in accodo con il Responsabile delle Emergenze e gli addetti alla gestione delle emergenze, verificare immediatamente l’agibilità dell’uscita di sicurezza più vicina (se non è possibile uscire è necessario rimanere all’interno della sezione in attesa di aiuto).
- Ogni insegnante dovrà preparare la propria sezione all’evacuazione designando dei bambini apri fila a cui si accoderanno tutti gli altri tenendosi per mano o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che lo precede.
- Durante l’uscita l’insegnante dovrà mantenere la calma e verificare costantemente che nessun bambino rimanga indietro.
- Raggiunto l’esterno portarsi, sempre senza correre, al punto di raccolta stabilito.
- Nel caso di alunni in situazione di handicap gli insegnanti “dedicati” si prenderanno cura degli stessi per la loro evacuazione.
- Il personale di cucina e il personale inserviente, dopo aver ottemperato ai propri compiti, si metterà a disposizione prestando aiuto alle insegnanti in difficoltà o assistendo eventuali bambini feriti o sotto shock.
Le azioni riportate sono indicazioni di massima che andrebbero elaborate nel dettaglio all’interno di un piano di emergenza.